martedì 15 novembre 2016

Dati e statistiche

Sono stati finora censiti 3083 caduti militari nella seconda guerra mondiale, di 129 dei 139 Comuni della provincia, così distribuiti per Comune di residenza:

Varese, 391
Busto Arsizio, 261
Gallarate, 186
Saronno, 150
Castellanza, 84
Luino, 61
Samarate, 57
Malnate, 56
Tradate, 52
Laveno Mombello, 51
Caronno Pertusella, 48
Uboldo, 48
Somma Lombardo, 47
Fagnano Olona, 44
Besozzo, 43
Sesto Calende, 40
Maccagno con Pino e Veddasca, 39 (*)
Cislago, 37
Induno Olona, 37
Vergiate, 35 (*)
Origgio, 35
Arcisate, 34
Gorla Maggiore, 33
Vedano Olona, 33
Gavirate, 30
Gorla Minore, 30
Olgiate Olona, 29
Albizzate, 29
Besnate, 29
Gerenzano, 27
Marnate, 26
Cairate, 24 (*)
Carnago, 24
Cocquio-Trevisago, 24
Lonate Pozzolo, 24
Sumirago, 23
Venegono Inferiore, 22
Mornago, 21
Cardano al Campo, 20
Caronno Varesino, 20
Ferno, 20
Solbiate Olona, 20
Angera, 19
Castiglione Olona, 19
Cantello, 19
Travedona-Monate, 18
Cittiglio, 17
Leggiuno, 17
Azzate, 16
Lonate Ceppino, 16
Viggiù, 16
Casale Litta, 15
Casciago, 15
Castelveccana, 15
Cuasso al Monte, 15
Jerago con Orago, 15
Cugliate-Fabiasco, 14
Venegono Superiore, 14
Valganna, 14 (*)
Taino, 13
Arsago Seprio, 12
Brebbia, 12
Ispra, 12
Oggiona con Santo Stefano, 12
Bodio Lomnago, 11
Clivio, 11
Comerio, 11
Cunardo, 11
Curiglia con Monteviasco, 11
Montegrino Valtravaglia, 10 (*)
Brezzo di Bedero, 10
Buguggiate, 10
Casorate Sempione, 10
Cuvio, 10
Golasecca, 10
Castronno, 10
Malgesso, 10
Comabbio, 9
Gazzada Schianno, 9
Gemonio, 9
Mesenzana, 9
Besano, 8
Cadrezzate, 8
Marchirolo, 8
Gornate Olona, 8
Daverio, 7
Dumenza, 7
Inarzo, 7
Monvalle, 7
Morazzone, 7
Orino, 7
Ternate, 7
Brissago-Valtravaglia, 6
Cadegliano-Viconago, 6
Caravate, 6
Cazzago Brabbia, 6
Lavena Ponte Tresa, 6
Porto Ceresio, 6
Solbiate Arno, 6
Bardello, 5
Biandronno, 5
Bisuschio, 5
Cavaria con Premezzo, 5
Mercallo, 5
Varano Borghi, 5
Vizzola Ticino, 5
Agra, 4
Azzio, 4
Brenta, 4
Casalzuigno, 4
Castelseprio, 4
Ferrera di Varese, 4
Saltrio, 4
Sangiano, 4
Tronzano Lago Maggiore, 4
Brusimpiano, 3 (*)
Barasso, 3
Bedero Valcuvia, 3
Bregano, 3
Brinzio, 3
Castello Cabiaglio, 3
Cuveglio, 3
Duno, 3
Galliate Lombardo, 3
Grantola, 3
Lozza, 3
Masciago Primo, 3
Brunello, 2
Cassano Valcuvia, 2

(*) Il contrassegno (*) accanto al nome di un Comune indica che il numero dei caduti è sicuramente superiore a quello indicato, perché risultano certamente mancanti i caduti di una o più frazioni.

Comuni per i quali non è stato finora possibile reperire un elenco dei caduti:

Cassano Magnago
Cremenaga
Crosio della Valle
Germignaga
Luvinate
Marzio
Osmate
Porto Valtravaglia
Rancio Valcuvia
Ranco



Caduti militari della provincia di Varese, per teatro di morte o dispersione:

786 in Russia (più precisamente, in Unione Sovietica)
521 in Italia (518 in Italia continentale, 3 in Sardegna)
323 nei campi di prigionia e lager tedeschi (300 in Germania, 12 in Polonia, 9 in Austria, 2 in Cecoslovacchia)
184 nel Mare Mediterraneo (143 in Mediterraneo, 39 in Mar Egeo, 2 in Mar Ionio) [Nota 1]
138 in Albania e fronte greco-albanese
114 in Jugoslavia (34 in Montenegro, 24 in Croazia, 6 in Slovenia, 3 in Erzegovina, 2 in “Bosnia-Erzegovina”, 1 in Bosnia, 44 genericamente in “Jugoslavia”)
101 in Africa Settentrionale (40 in Libia, 24 in Tunisia, 19 in Egitto, 7 in Algeria, 4 in Marocco, 7 genericamente in “Africa Settentrionale”)
49 in Grecia continentale
36 in Sicilia e isole circostanti (34 in Sicilia, 1 a Lampedusa, 1 a Lipari) [Nota 2]
21 in Francia (11 in Francia, 10 sul fronte alpino occidentale)
18 nel Dodecaneso (13 a Rodi, 3 a Lero, 2 a Sira) [Nota 3]
16 in Svizzera
15 in Oceano Atlantico [Nota 1]
13 nelle Isole Ionie (7 a Cefalonia, 6 a Corfù) [Nota 3]
11 in Africa Orientale (3 in Eritrea, 2 in Etiopia, 1 in Kenya, 5 genericamente in “Africa Orientale”)
7 a Creta [Nota 3]
5 al confine orientale (Istria e Venezia Giulia)
4 in Inghilterra
3 in Corsica
3 in Dalmazia
3 nelle Isole Cicladi
2 in Mar Rosso
2 in Ungheria
2 negli Stati Uniti d’America
1 in Oceano Indiano
1 in Sudafrica
1 in India
1 in Romania
1 nell’isola di Samo

Per 700 caduti non è stato possibile reperire informazioni circa il teatro di morte o dispersione.

[Nota 0] Esistono in Internet banche dati ed elenchi contenenti i nomi dei caduti in Unione Sovietica, nei campi di prigionia tedeschi, nelle Isole Ionie, in Sicilia (ancorché ancora in corso di elaborazione ed incompleto), nelle fila della Resistenza (limitatamente alla provincia di Varese) ed in quelle della Repubblica Sociale Italiana, nonché del personale della Regia Marina caduto nel conflitto.
Per questa ragione, si ritiene qui che i numeri dei caduti in Russia, Germania e (in gran parte) Italia (soprattutto dopo l’armistizio) siano relativamente completi; si ritiene inoltre che la maggior parte dei 700 caduti per i quali non si è individuato il luogo di morte o dispersione siano deceduti in Africa Settentrionale ed Orientale, Grecia, Albania, Jugoslavia e Mare Mediterraneo (in quest’ultimo caso, trattandosi di personale dell’Esercito e dell’Aeronautica imbarcato su mercantili affondati mentre li trasportavano oltremare, e non di personale della Marina, per il quale esistono elenchi completi), nonché in Italia prima dell’armistizio, o per malattia o postumi di ferite e prigionia.
[Nota 1] I caduti nel Mediterraneo (e nell’Egeo) e nell’Oceano Atlantico comprendono sia gli uomini della Regia Marina periti nell’affondamento delle loro navi (o comunque caduti a bordo delle proprie unità), sia i soldati del Regio Esercito (o di altre forze armate) morti nell’affondamento di navi che li trasportavano oltremare, sia gli aviatori della Regia Aeronautica abbattuti sui cieli del Mediterraneo e scomparsi in mare, sia i prigionieri italiani morti nell’affondamento di navi nemiche che li stavano trasportando (come i piroscafi britannici Laconia e Nova Scotia affondati in Atlantico ed Oceano Indiano con prigionieri catturati in Africa o le molte navi tedesche – Oria, Sinfra, Donizetti e Petrella, per citarne alcune – affondate in Egeo e Mar Ionio con prigionieri catturati nel Dodecaneso, nelle Isole Ionie ed a Creta.
[Nota 2] Si è deciso di considerare la Sicilia (e le sue isole minori) come teatro bellico distinto e separato dall’Italia, per le grandi differenze che distinguono la guerra combattuta in Sicilia da quella combattuta nell’Italia continentale. In primo luogo, la campagna di Sicilia vide l’Italia ancora alleata della Germania e nemica degli Alleati, mentre la campagna d’Italia (eccetto che per i primi cinque giorni su un totale di 606) fu combattuta dopo l’annuncio dell’armistizio tra l’Italia e gli Alleati, con i tedeschi diventati nemici e gli Alleati “co-belligeranti” e liberatori. In secondo luogo, i caduti militari italiani in Sicilia appartennero tutti alle regie forze armate regolari (soprattutto al Regio Esercito), mentre i caduti militari italiani nell’Italia continentale, pur senza sottovalutare i militari delle forze armate regolari morti nei giorni seguenti l’armistizio ed il tributo di sangue pagato dal Corpo Italiano di Liberazione, appartennero in massima parte alle formazioni partigiane (da un lato) ed alle forze armate della Repubblica Sociale Italiana (dall’altro).
[Nota 3] I caduti nel Dodecaneso, nelle Isole Ionie ed a Creta includono i militari morti in combattimento, dispersi o fucilati in queste isole, mentre non sono compresi in questi numeri i militari catturati in queste isole e morti nell’affondamento delle navi che li trasportavano verso la prigionia; essi sono contati invece tra gli uomini periti nel Mediterraneo. È comunque da rilevare che tra i dispersi in queste isole si trovano molto probabilmente uomini che morirono nell’affondamento delle navi che li trasportavano mentre erano prigionieri.


Caduti militari della provincia di Varese, per anno di morte o dispersione:

82 nel 1940
314 nel 1941
551 nel 1942
823 nel 1943
528 nel 1944
446 nel 1945
23 nel 1946
14 nel 1947
10 nel 1948
1 nel 1949
3 nel 1950

Per altri 288 caduti non si è trovato l’anno di morte o dispersione.


Caduti militari della provincia di Varese, per forza armata di appartenenza:

Regio Esercito, 1510
Regia Marina, 194
Regia Aeronautica, 40
Formazioni partigiane della Resistenza, 330
Forze armate della Repubblica Sociale Italiana, 202
Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, 28

Per altri 779 caduti non è stato possibile individuare la forza armata di appartenenza; quasi certamente, ad ogni modo, la maggior parte di essi apparteneva al Regio Esercito.


Alcuni dei principali reparti del Regio Esercito nei quali prestavano servizio i caduti:

171 nel 37° Reggimento Fanteria
123 nel 3° Reggimento Bersaglieri
41 nel 4° Reggimento Alpini
32 nel 43° Reggimento Fanteria
26 nel 278° Reggimento Fanteria
21 nel Reggimento Artiglieria a Cavallo
21 nell’81° Reggimento Fanteria
20 nel 54° Reggimento Fanteria
16 nell’82° Reggimento Fanteria
14 nel 53° Reggimento Fanteria
13 nel 1° Reggimento Artiglieria Alpina
13 nel 30° Reggimento Artiglieria
10 nell’8° Reggimento Artiglieria


Anche in questo caso, per le ragioni sopra esposte, è opportuno notare che questi sono reparti in cui prestavano servizio soprattutto soldati caduti in Russia o morti in prigionia in Germania: poco o niente si è trovato sui reggimenti cui appartenevano i soldati caduti in Africa o nei Balcani.

Nessun commento:

Posta un commento